In un addolcitore le resine sono un elemento fondamentale in quanto permettono lo scambio ionico, cioè lo scambio degli ioni sodio delle resine con quelli calcio e magnesio disciolti nell’acqua. In poche parole il processo chiave attraverso il quale si riduce la durezza dell’acqua.
Queste resine, in base alla durezza dell’acqua, al quantitativo utilizzato giornalmente e al modello di addolcitore, vengono periodicamente rigenerate dalla salamoia presente nel tino dell’addolcitore. Ovvero vengono ricaricate di ioni sodio con dei lavaggi di acqua e sale, così da permettergli di continuare ad eseguire lo scambio alla massima efficienza.
La durata delle resine dell’addolcitore è influenzata dalla qualità dell’acqua in ingresso e dai cicli rigenerativi che l’addolcitore è obbligato a fare, come riportato poco fa, in base al tipo di impianto, alla durezza e alla quantità di acqua utilizzata in casa quotidianamente. Di media si valuta la sostituzione delle resine dopo 12/15 anni di utilizzo.
Ci sono però alcune situazioni che richiedono una sostituzione anticipata delle resine dell’addolcitore, ad esempio la presenza di particolari elementi nell’acqua che ne riducono l’efficienza, come un’acqua molto ricca di ferro. In questo caso le resine vanno in saturazione e le loro performance si riducono più rapidamente.
Un’altra situazione che richiede la sostituzione delle resine anticipata è la presenza di particolari condizioni che le sporcano irrimediabilmente e per cui non vale la pena pulire e disinfettare la bombola, come ad esempio un’acqua molto sporca in entrata o una troppo bassa qualità del sale utilizzato nel tino per la rigenerazione.
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Come abbiamo visto le resine vengono utilizzate per la riduzione della durezza dell’acqua e per fare ciò vengono a contatto con l’acqua che successivamente verrà utilizzata in casa per bere, cucinare e lavare/lavarsi. Ecco perché è importante mantenere pulite le resine dell’addolcitore, evitando così che si creino situazioni che favoriscono la proliferazione di batteri e microrganismi: se le resine vengono inquinate, le impurità passeranno all’acqua che beviamo.
Per evitare quindi che le resine dell’addolcitore si sporchino e favoriscano così la proliferazione di batteri e microrganismi è necessario agire dal principio, in modo da non dover neanche perdere tempo con macchinosi e costosi interventi, ovvero:
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[…] tipo di impianto va a ridurre la durezza dell’acqua grazie la passaggio dell’acqua sulle resine che interscambiano il calcio con degli ioni di potassio o […]