Bonus acqua potabile: cos’è e come richiederlo
Al fine di migliorare la qualità dell’acqua da bere e ridurre il consumo di plastica, è stato previsto un bonus con il quale potrai ottenere un credito di imposta del 50% per l'acquisto e l'installazione di un erogatore o un sistema di filtrazione dell'acqua, per una spesa fino a 1.000 euro se sei una persona fisica privata o fino a 5.000 euro se hai un'attività.
Cos’è il bonus acqua potabile
Approvato dal Parlamento con la legge di bilancio del 2021, in seguito alla pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate delle istruzioni per ottenerlo, il 16 giugno 2021 è diventato operativo il Bonus Acqua Potabile: un credito d’imposta fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare.
Si tratta di un riconoscimento previsto per gli acquisti sostenuti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, per un massimo di spesa di 1.000€ per ciascuna unità immobiliare per i cittadini (quindi un rimborso di massimo 500€) e di 5.000€ (per un rimborso massimo di 2.500€) per ciascun immobile adibito ad attività commerciale/istituzionale.
NB: La disponibilità complessiva prevista è di 5 milioni di euro all’anno, questo significa che la percentuale realmente riconosciuta come credito d’imposta sarà poi ricalcolata in base al rapporto tra l’importo totale previsto e l’ammontare complessivo di tutte le comunicazioni presentate.
Chi può usufruirne
Come detto, il Bonus Acqua Potabile si riferisce alle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 per l’acquisto e per l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
Nello specifico, spetta alle persone fisiche e ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e quelli religiosi civilmente riconosciuti. Sia nel caso in cui la spesa venga sostenuta su immobili posseduti sia detenuti in base ad un titolo idoneo.
Come e quando richiedere il Bonus Acqua Potabile
Requisiti
Innanzitutto, per il riconoscimento del credito d’imposta, l’importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura elettronica o documento commerciale, dove viene riportato il codice fiscale del soggetto richiedente, e viene fatto riferimento:
- Per le persone fisiche, i lavoratori autonomi, gli enti non commerciali, le imprese individuali e le società di persone in regime di contabilità semplificata, al criterio di cassa e, quindi, alla data dell’effettivo pagamento. Per i soggetti in contabilità semplificata che hanno optato per il metodo “registrato=pagato”, il pagamento si intenderà effettuato alla data di registrazione del documento contabile;
- Per le imprese individuali, le società, gli enti commerciali e gli enti non commerciali in regime di contabilità ordinaria, al criterio di competenza.
Per i soggetti diversi da quelli in contabilità ordinaria, inoltre, viene posta una condizione: le spese devono essere sostenute con un versamento bancario o postale oppure con altri sistemi di pagamento diversi dal contante e quindi tracciabili.
Hai già fatto l’acquisto prima dell’uscita del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate (tra il 1° gennaio e il 15 giugno 2021)?
- Sono ritenuti validi i pagamenti effettuati con mezzi diversi da quelli tracciabili;
- È possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotandovi il codice fiscale del richiedente il credito.
Comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Per la richiesta del Bonus Acqua Potabile è necessario presentare la “Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” all’Agenzia delle Entrate dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese. Quindi se l’acquisto è stato fatto nel 2021 bisogna presentare la comunicazione a febbraio 2022, se viene fatto nel 2022 si comunicherà a febbraio 2023 e se invece verrà fatto nel 2023 si presenterà nel 2024.
Questa comunicazione deve essere presentata solo tramite modalità telematiche, da te oppure da un intermediario (CAF, commercialista, ecc), attraverso l’area riservata nel sito dell’Agenzia delle Entrate oppure sfruttando i suoi canali telematici.
Una volta presentata la richiesta, entro 5 giorni viene rilasciata (nell’area riservata del sito) una ricevuta che attesta la presa in carico oppure lo scarto con le relative motivazioni.
Entro il 31 marzo successivo, poi, l’Agenzia definirà la percentuale del credito che sarà utilizzabile:
- Dalle persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di sostenimento della spesa e in quelle successive fino al suo completo utilizzo o in compensazione con F24;
- Dai soggetti diversi dai precedenti, in compensazione tramite F24.
Fonte: Agenzia delle Entrate – Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021
Per maggiori informazioni riguardo il bonus e come richiederlo ti consigliamo di rivolgerti ad un CAF, un commercialista oppure visita il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, dove troverai tutti i riferimenti, i moduli e le istruzioni necessari.
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